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DISTANZIATI MA NON DISTANTI

Ieri sera i Sound Project Pink Floyd Tribute Band sono tornati ad esibirsi all’Arena BCC di Fano dopo un anno e hanno rimesso i piedi su un palco dopo il lungo periodo di astinenza del lockdown, a distanza di 6 mesi dalla loro ultima esibizione. Una serata certamente non semplice, da affrontare quasi come se fosse una prima volta e con alle spalle poche prove e in uno stato psicologico certamente influenzato da tutto quanto successo in questo indimenticabile 2020. Non era quindi facile ricreare immediatamente quel clima a cui ci avevano abituato negli anni, proprio in considerazione del fatto che suonare davanti ad una platea distanziata, e anch’essa provata dalla situazione vissuta, era una preoccupante novità. Distanziata ma non distante, perché già dopo i primi brani il calore del pubblico si è fatto sentire e la band si è divertita a suonare come se fossero passati solo pochi giorni. Il viaggio musicale della serata ha attraversato le varie epoche della band di Cambridge con le immancabili esecuzioni di molti dei brani che hanno reso celebri i Pink Floyd. Quasi tre ore di musica sono volate via leggere seguendo una set list collaudata che ha emozionato il pubblico e speriamo davvero che questi ragazzi abbiano la possibilità di rifarlo molto presto. Infine due menzioni particolari: una per il batterista Marco Calabrese che ha suonato la cassa con il piede sinistro per via di un infortunio a quello destro e l’altra per la corista Sophie Rossini con la commovente dedica al suo papà.

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